Spese per le elezioni

Spese per le elezioni

19/01/2018 – IlSole24Ore

Alle elezioni del 4 marzo sono dedicate le prime tre circolari dell’anno della Direzione centrale della finanza locale del Viminale. In particolare si tratta delle istruzioni sulle spese di organizzazione tecnica, sul trattamento di straordinario per il personale comunale e delle competenze dovute ai componenti dei seggi per le elezioni politiche abbinate alle regionali.

Ancora nessun dettaglio sulle somme che andranno ai singoli Comuni perché – precisa la Direzione – non si conosce l’ammontare del finanziamento disposto dal ministero dell’Economia e delle Finanze.

Nel frattempo, la parola d’ordine del Viminale è parsimonia. Il Viminale raccomanda, infatti, ai Comuni di mantenere le spese nei limiti strettamente indispensabili, in quanto eventuali eccedenze rispetto all’importo massimo assegnabile, resteranno a loro carico. Con la circolare n. Fl 1/2018 la Direzione stabilisce innanzitutto la durata del periodo elettorale: dall’8 gennaio, cinquantacinquesimo giorno antecedente la data delle consultazioni, al 9 marzo, quinto giorno successivo alle consultazioni stesse.

Il monte ore individuale mensile sta nel limite medio di spesa di 40 ore mensili per persona fino a un massimo individuale di 60 ore mensili.

Le spese per le prestazioni rese dal personale comunale saranno rimborsate al lordo sia dell’Irpef sia dei contributi assistenziali, previdenziali e sugli infortuni che, normalmente sono posti a carico dei Comuni.

Per quanto concerne le Unioni di Comuni la circolare precisa che dovranno essere preventivamente autorizzate da entrambi le parti interessate (Unioni e comuni), nonché debitamente disciplinate per la parte connessa ai rapporti finanziari. I Comuni utilizzatori inseriranno il personale nella costituzione dei propri uffici elettorali e procederanno all’adozione delle necessarie determine autorizzative al lavoro straordinario.

La circolare Fl n. 2/2018 fornisce istruzioni sulle spese di organizzazione tecnica e attuazione. In particolare, la Direzione precisa che l’importo massimo delle spese da rimborsare a ciascun Comune, fatta eccezione per il trattamento economico dei componenti di seggio, è stabilito con decreto del ministero dell’Interno nei limiti delle assegnazioni di bilancio, secondo distinti parametri per sezione elettorale e per elettore calcolati, rispettivamente, nella misura del 40% e del 60%, sul totale da ripartire, con la maggiorazione del 40% per i Comuni fino a 3 sezioni elettorali. Le assegnazioni così

disposte sono vincolanti e non potranno, in nessun caso, essere soggette a integrazioni.

I Comuni sono tenuti ad anticipare le spese per il trattamento economico dei componenti di seggio e le altre relative agli adempimenti di propria spettanza.

Qualora l’ente non riesca a fronteggiare le particolari esigenze connesse alle consultazioni con il personale in servizio e con il ricorso al lavoro straordinario, potrà procedere alla stipula di contratti individuali per l’assunzione di personale a tempo determinato per il periodo elettorale. Questa spesa non grava sul bilancio comunale in quanto rimborsata dal Ministero e, pertanto, queste assunzioni non possono considerarsi soggette ai vincoli

assunzionali previsti per gli enti.

Possono essere rimborsati soltanto gli stampati o eventuali prodotti software sostitutivi, strettamente indispensabili per le necessità del servizio elettorale, escludendo, comunque, gli stampati di sporadico uso e di scarso contenuto, nonché gli eventuali software finalizzati alla gestione dei risultati elettorali.

Relativamente alle spese per l’eventuale alloggio delle forze dell’ordine occorre fare riferimento al competente Dipartimento della Pubblica Sicurezza al quale dovranno essere indirizzati gli eventuali quesiti.

Il pagamento dell’importo a saldo in favore di ciascun Comune sarà eseguito, come l’anticipo, direttamente dalla Direzione centrale sulla base dei risultati del controllo della rendicontazione presentata dagli enti i cui esiti saranno comunicati utilizzando il file in formato excel (da non trasformare in Pdf) che verrà inviato appena possibile all’indirizzo : finanzalocale.prot@pec.interno.it.

I Comuni, appena ultimati i propri adempimenti, dovranno redigere il rendiconto e inviarlo con la massima sollecitudine e in ogni caso entro il termine perentorio di quattro mesi dalla data delle consultazioni, e cioè entro il 4 luglio 2018, pena la decadenza dal diritto al rimborso.

La circolare Fl n. 3/2018 dice che per i Comuni nei quali si effettuano le sole elezioni politiche, la spesa per gli onorari fissi e per il trattamento di missione è a totale carico dello Stato. Per i Comuni della Regioni Lombardia e Lazio, nei quali si effettua l’abbinamento delle elezioni politiche con le regionali, la spesa per gli onorari fissi e per il trattamento di missione è ripartita in ragione di due terzi a carico dello Stato e di un terzo a carico della

Regione. Questo criterio vale anche per le spese di straordinario dei dipendenti comunali.

La circolare contiene, poi, tutti i modelli necessari ai Comuni per le proprie rendicontazioni.

La circolare tratta nel dettaglio il tema degli onorari, del trattamento di missione riservato ai Presidenti di seggio con spese per il pernottamento in albergo, per il vitto, di viaggio e compensi chilometrici.

Capitolo a parte quello dedicato alle competenze dovute ai componenti dei seggi costituiti presso l’ufficio centrale per la circoscrizione estero.

Daniela Casciola