SIOPE e SIOPE+

SIOPE e SIOPE+

(tratto da Agid)

SIOPE è il Sistema Informativo sulle Operazioni degli Enti Pubblici per la rilevazione degli incassi e dei pagamenti effettuati dai tesorieri di tutte le amministrazioni pubbliche tramite ordinativo informatico secondo gli standard emanati dall’AgID

SIOPE è lo strumento fondamentale per il monitoraggio dei conti pubblici, attraverso la rilevazione in tempo reale del fabbisogno delle amministrazioni pubbliche e l’acquisizione delle informazioni necessarie ad una puntuale predisposizione delle statistiche trimestrali di contabilità nazionale, ai fini della verifica delle regole previste dall’ordinamento comunitario (procedura su disavanzi eccessivi e Patto di stabilità e crescita).

SIOPE+ è una delle 4 piattaforme che gestiscono il ciclo attivo e il ciclo passivo della Pubblica Amministrazione, come illustrato ad alto livello nel documento allegato che schematizza l’architettura di processo del sistema generale di incasso e pagamento della PA. La piattaforma SIOPE+, dopo una fase sperimentale avviata a luglio 2017, è divenuta operativa a gennaio 2018 con l’avvio dei primi enti territoriali, cui seguiranno tutti le altre pubbliche amministrazioni, secondo il seguente calendario definito da decreti del MEF:

  • 01/07/2017: Fase sperimentale 1 (7 enti): 1 Regione, 1 Provincia, 5 Comuni
  • 01/10/2017: Fase sperimentale 2 (23 enti): 1 Regione, 1 Città metropolitana, 4 Province, 17 Comuni
  • 01/01/2018: Avvio a regime per Regioni e Province autonome, Città metropolitane, Province
  • 01/04/2018: Avvio a regime per i Comuni oltre 60.000 abitanti
  • 01/07/2018: Avvio a regime per i Comuni da 10.001 a 60.000 abitanti
  • 01/10/2018: Avvio a regime per i Comuni fino a 10.000 abitanti e per le Aziende Sanitarie e Ospedaliere
  • 01/01/2019: Avvio a regime per gli enti già soggetti alla rilevazione SIOPE (Università, Enti di ricerca, Enti Parco, ecc.), nonché per le Autorità portuali.

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Proposta di modifiche del TUEL riguardanti il servizio di tesoreria

Proposta di modifiche del TUEL riguardanti il servizio di tesoreria

(tratto da Osservatorio della Finanza e la Contabilità degli Enti Locali)

La presente proposta di modifiche del TUEL, D. Lgs. 267/200, riguardanti il servizio di tesoreria, si attiene ai seguenti criteri generali:
1) aggiornamento del quadro normativo vigente, principalmente nei confronti:
– del sistema SIOPE+ di cui alla L. 31 dicembre 2009, n. 196, art. 14 (Controllo e monitoraggio dei conti pubblici) e art. 8, commi 8 bis e 8 ter (Coordinamento della finanza pubblica degli enti territoriali);
– delle Linee guida per l’emissione degli ordinativi di pagamento e incasso (OPI) gestiti attraverso il sistema SIOPE+, versione 1.4, novembre 2018, AGID Agenzia per l’Italia Digitale;
– delle Regole tecniche e standard per l’emissione dei documenti informatici relativi alla gestione dei servizi di tesoreria e di cassa degli enti del comparto pubblico attraverso il sistema SIOPE+, Versione 1.4 – novembre 2018 AGID Agenzia per l’Italia Digitale;
– del codice dei contratti pubblici, D.Lgs. 18-4-2016 n. 50 e della L. 145/2018, per quanto concerne le modalità di affidamento del servizio;
2) recepimento delle procedure soprattutto informatiche utilizzate abitualmente negli ultimi anni nei rapporti quotidiani tra Enti e propri Tesorieri o nelle convenzioni di tesoreria, con lo scopo di eliminare le comunicazioni o gli atti rimasti in forma cartacea e, quindi, anche al fine di velocizzare i rapporti rendendoli al contempo più trasparenti;
3) introduzione, peraltro limitata, di ulteriori precisazioni, fra cui si evidenzia la definizione del giornale di cassa elettronico, che sostituisce una normativa ormai da tempo desueta.
Si conferma pertanto che la proposta rispetta sostanzialmente il quadro normativo vigente.
La proposta è stata condivisa con l’ABI e si è in attesa di una comunicazione da parte di Poste Italiane.

AL VIA SPORT MISSIONE COMUNE 2019 e COMUNI IN PISTA 2019: RIPARTONO I DUE BANDI A TASSO ZERO DELL’ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO IN COLLABORAZIONE CON L’ANCI

(TRATTO DAL SITO DI ICS)

SPORT MISSIONE COMUNE 2019

AL VIA SPORT MISSIONE COMUNE 2019 e COMUNI IN PISTA 2019: RIPARTONO I DUE BANDI A TASSO ZERO DELL’ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO IN COLLABORAZIONE CON L’ANCI

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NOTA DI LETTURA ANCI DECRETO “SBLOCCACANTIERI”

(da ANCI)

Prima nota DL “Sblocca Cantieri” Il Decreto-Legge recante “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici” (c.d. Decreto Sblocca Cantieri), è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 92 del 18 aprile 2019.

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PRIMA NOTA DI LETTURA al DL 30 aprile 2019, n. 34 Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi Norme di interesse per gli enti locali

(tratto da ANCI)

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.100 del 30-04-2019, il Decreto Legge 30 aprile 2019, n.34 recante “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi” cosiddetto “decreto crescita”, entrato in vigore il 1 maggio ossia il giorno successivo alla sua pubblicazione. Riportiamo di seguito gli articoli di maggior interesse per gli enti locali e una prima nota di commento degli stessi a cura di Anci e Ifel

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Schema di convenzione per la tesoreria

Schema di convenzione per la tesoreria

(tratto da Agid)

Le pubbliche amministrazioni, inclusi gli enti locali, le istituzioni scolastiche, le Regioni e le AUSL, all’interno del più ampio processo di digitalizzazione, sono chiamate ad implementare il Sistema pagoPA, ossia la piattaforma per la gestione delle operazioni di incasso in modalità elettronica, e il SIOPE+, ossia la nuova infrastruttura che intermedierà il colloquio tra le pubbliche amministrazioni e le banche tesoriere al fine di migliorare la qualità dei dati per il monitoraggio della spesa pubblica. Ancorché il tesoriere/cassiere dell’ente è certamente coinvolto nell’implementazione del SIOPE+ e non anche nell’attività di adesione a pagoPA (cfr. FAQ C4 pubblicata sul sito AgID al tag “pagoPA”), alcune amministrazioni, nel rispetto dei principi di affidamento pubblico, posso anche affidare l’attività di interconnessione al sistema pagoPA allo stesso soggetto a cui hanno affidato il servizio di tesoreria e cassa. Per le motivazioni appena esposte, l’AgID, con il supporto tecnico dell’ABI-Associazione Bancaria Italiana e di Poste Italiane s.p.a., ha colto l’occasione per redigere uno schema di convenzione per la gestione del servizio di tesoreria. Nell’elaborazione del nuovo documento, l’Agenzia ha tenuto conto di una serie di elementi tratti dallo schema di convenzione predisposto nel 2001, frutto della collaborazione tra Anci ed ABI e positivamente accolto dai competenti Ministeri.Lo schema è propriamente riferito agli enti locali di cui al TUEL (Testo unico dell’ordinamento degli enti locali – D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267); tuttavia, con gli opportuni correttivi, può risultare un utile punto di riferimento anche per gli altri enti del comparto pubblico.In particolare, l’attività ha avuto ad oggetto le seguenti specifiche esigenze:

  1. inserire specifiche clausole opzionali da utilizzare laddove si affidi l’attività di interconnessione al sistema pagoPA allo stesso soggetto a cui si affidi il servizio di tesoreria e/o cassa;

  2. inserire specifiche previsioni connesse all’implementazione del SIOPE+ in sostituzione di quanto precedentemente stabilito per il SIOPE;

  3. aggiornare i riferimenti al D.lgs n. 50/2016 in sostituzione di quelle di cui al D.lgs n. 163/2006;

  4. tener conto dell’applicazione della PSD2 ai pagamenti da/per la PA e della relativa circolare del MEF n. 22 del 15 giugno 2018.

  5. aggiornare ogni altro riferimento normativo.

  6. Inoltre, richiamate le crescenti difficoltà riscontrate da parte degli enti nell’affidamento del servizio di tesoreria per i rilevanti mutamenti del contesto normativo di riferimento  inclusa la sospensione del regime di tesoreria unica mista e il ripristino del previgente regime di tesoreria unica,  si segnala come, anche in considerazione del supporto tecnico dell’ABI e delle Poste Italiane s.p.a., siano state inserite specifiche previsioni con l’intento di rendere l’assetto contrattuale in linea con le esigenze del mercato e costituiscono un potenziale presupposto per l’individuazione del tesoriere in esito alle procedure di aggiudicazione del servizio.

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                                     CONVENZIONE DI TESORERIA                CIRCOLARE 15 GIUGNO 2018

SPETTANZE PIU’ ALTE? SOLO UN’ILLUSIONE OTTICA

I colleghi, visualizzando le spettanze dell’ente per il 2019, avranno notato il totale complessivo significativamente più alto rispetto a quello degli anni precedenti. L’incremento delle risorse è relativo alla voce

ALTRE EROGAZIONI DI RISORSE CHE NON COSTITUISCONO TRASFERIMENTI ERARIALI

che però quest’anno include anche l’ANTICIPO DI RISORSE RELATIVO ALL’ART 3 C 1 E 2 DEL DL 78 DEL 2015″. 

L’articolo testualmente prevede: 

“Art. 3 Anticipazioni risorse ai comuni e ulteriori disposizioni concernenti il riparto del Fondo di solidarietà comunale 2015
1. A decorrere dall’anno 2016 il Ministero dell’interno, entro il 31 marzo di ciascun anno, dispone il pagamento, in favore dei comuni appartenenti alle regioni a statuto ordinario e alla regione Sicilia e alla regione Sardegna, di un importo pari all’otto per cento delle risorse di riferimento per ciascun comune risultanti dai dati pubblicati sul sito internet del Ministero dell’interno alla data del 16 settembre 2014, con imputazione sul capitolo di spesa 1365 del bilancio dello Stato e da contabilizzare nei bilanci comunali a titolo di riscossione di imposta municipale propria. 
2. A decorrere dall’anno 2016, entro il 1° giugno di ciascun anno il Ministero dell’interno comunica all’Agenzia delle entrate l’ammontare da recuperare nei confronti dei singoli comuni in misura pari all’importo di cui al comma 1. L’Agenzia delle entrate procede a trattenere le relative somme, per i comuni interessati, dall’imposta municipale propria riscossa tramite il sistema del versamento unitario, di cui all’articolo 17(8) del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241(*). Gli importi recuperati dall’Agenzia delle entrate sono versati ad apposito capitolo dell’entrata del bilancio dello Stato entro il 15 luglio di ciascun anno, ai fini della riassegnazione per il reintegro del Fondo di solidarietà comunale nel medesimo anno.”

Tali risorse pertanto non costituiscono nuove assegnazioni. Sono risorse che, come negli anni precedenti, lo Stato anticipa sugli introiti relativi all’IMU (ed infatti il versamento va registrato nell’apposito capitolo dell’Imposta Municipale Unica), e sono recuperati nell’anno dall’Agenzia delle entrate nei successivi riversamenti dell’imposta stessa.

L’importo è già stato erogato ai Comuni entro i termini.

Regolazioni rimborsi IMU tra Comune e Stato – Le indicazioni del MEF

Regolazioni rimborsi IMU tra Comune e Stato – Le indicazioni del MEF

(TRATTO DA IFEL)

Con il comunicato pubblicato dal Dipartimento delle finanze del MEF il 28 marzo scorso, è stata formalizzata la procedura da seguire per effettuare le regolazioni IMU da Comune a Stato, dovute a seguito di errati versamenti ai Comuni della quota IMU di competenza dello Stato.

Il caso inverso, ovvero quello che prevede l’ipotesi in cui sia stata versata allo Stato una somma a titolo di IMU di competenza comunale, resta invece ancora privo di indicazioni operative ministeriali. Appare quindi quanto mai urgente colmare questa lacuna da parte del Mef.

Comunicazione alla PCC dell’ammontare complessivo dello stock di debiti commerciali residui al 31 dicembre 2018 (co. 867, L.Bilancio 2019)

Comunicazione alla PCC dell’ammontare complessivo dello stock di debiti commerciali residui al 31 dicembre 2018 (co. 867, L.Bilancio 2019)

(tratto da IFEL)

Continuano a pervenire dai Comuni numerosi segnali di allarme per il primo degli adempimenti introdotti dalla legge di bilancio 2019 a garanzia del rispetto dei tempi di pagamento dei debiti commerciali.

Si tratta del nuovo obbligo di comunicazione alla PCC dell’ammontare complessivo dello stock di debiti commerciali residui scaduti e non pagati al 31 dicembre 2018, da effettuarsi entro il 30 aprile 2019.

L’allarme nasce dalla constatazione, tramite le nuove funzionalità disponibili in PCC dallo scorso 1° aprile, di ampi scostamenti fra l’ammontare del debito rilevato dalla piattaforma e l’importo risultante dalle evidenze contabili dell’ente. La PCC, inoltre, offre la possibilità di scaricare l’elenco delle fatture che al 31 dicembre 2018 risultano scadute e non pagate in modo tale che gli enti possano procedere con l’allineamento delle informazioni registrate in piattaforma alle scritture contabili. Si tratta di centinaia, a volte migliaia, di fatture sulle quali occorre intervenire ed è evidentemente impossibile, almeno nella maggioranza dei casi, effettuare operazioni di allineamento efficaci entro il 30 aprile.

Al riguardo va chiarito che non vi è coincidenza tra il termine entro cui comunicare l’ammontare del debito (30 aprile 2019) e la scadenza entro cui allineare le informazioni registrate in PCC rispetto alle evidenze contabili (31 dicembre 2019).

Come già evidenziato nella Nota IFEL dello scorso 11 aprile, infatti, la comunicazione del debito ex comma 867 ha l’obiettivo di “chiarire l’effettivo stato di popolamento della PCC” e di indurre, “a fronte di uno scarto fra il valore dello stock del debito rilevato da PCC e il valore calcolato dagli uffici comunali”, l’aggiornamento delle informazioni sulle fatture pagate, al fine di sanare lo scostamento.

Un chiarimento a parte va fatto sugli aspetti legati alla sanzione comminata agli enti che non adempiono all’obbligo di comunicazione del debito alla PCC. Il comma 868 della legge di bilancio 2019 afferma che “a decorrere dal 2020, gli obblighi di accantonamento al “Fondo di garanzia debiti commerciali”, calcolato secondo il parametro massimo del 5% degli stanziamenti di spesa per acquisto di beni e servizi, si applicano anche alle amministrazioni pubbliche che non hanno trasmesso alla PCC le comunicazioni di cui al comma 867”. Sul punto occorre evidenziare che se, da un lato, il Legislatore afferma che gli enti che non dimostrano una riduzione del 10% dell’ammontare del debito commerciale residuo rilevato a fine 2019 rispetto all’importo rilevato al 31 dicembre 2018, incorrono nell’obbligo del nuovo accantonamento nella misura massima, dall’altro, lo stesso Legislatore, non afferma, nemmeno indirettamente, che la percentuale del 10% si debba calcolare utilizzando l’informazione sul debito comunicata dall’ente ai sensi del comma 867.

Viceversa, appare chiara l’intenzione di volere assegnare alla PCC il ruolo di base informativa unica per la rilevazione degli indicatori necessari per il monitoraggio dei tempi di pagamento dei debiti commerciali della PA. Si deve ritenere che ciò valga anche per l’importo del debito commerciale residuo al 31 dicembre 2018 che sarà rilevato dalla PCC alla fine del 2019, quando le informazioni registrate in piattaforma dovranno risultare allineate ai sistemi contabili degli enti.

Invitiamo dunque i Comuni a procedere con l’adempimento di cui al comma 867, trasmettendo l’informazione sull’ammontare del debito così come risultante dalle scritture contabili, senza condizionare tale comunicazione alla bonifica delle registrazioni in PCC e con la consapevolezza che il debito al 31 dicembre 2018, rilevato dalla PCC al termine del 2019, terrà conto di eventuali aggiustamenti che saranno apportati durante la più ampia fase di bonifica.

Riteniamo, inoltre, che lievi ritardi rispetto alla scadenza prevista del 30 aprile 2019, in considerazione della complessità delle operazioni da svolgere, non possano costituire condizione tale da fare scattare le sanzioni di cui al comma 868.

Resta fermo, ovviamente, l’impegno di ANCI e di IFEL per assicurare, d’intesa con la Ragioneria Generale dello Stato, interventi specifici di facilitazione delle attività di bonifica dei dati della PCC, sia pre- che post-SIOPE+, al fine di consentire la corretta applicazione delle disposizioni recentemente introdotte, sulle quali, in ragione delle critiche più volte espresse, ci auguriamo possano intervenire conseguenti modifiche.

“TUTTIARMONIZZATI-Lombardia”: IL GRUPPO WHATTSAPP DEI RESPONSABILI FINANZIARI DEI COMUNI LOMBARDI

    “TUTTIARMONIZZATI – Lombardia”   

RIMANI SEMPRE IN CONTATTO CON DECINE DI RESPONSABILI FINANZIARI DEI COMUNI LOMBARDI. ENTRA NEL GRUPPO CON IL CODICE QR

OPPURE MANDA UN SMS CON IL TUO CONTATTO AL 3911640872 SCRIVI “ARFC WHATTSAPP-Lombardia” ED INDICA IL TUO NOME ED IL COMUNE PRESSO CUI LAVORI.

 

GLI ALTRI GRUPPI GIA’ ATTIVI: BRESCIA -TORINO – VICENZA  e VERONA – BERGAMO – PIEMONTE

 

 

Una iniziativa della Associazione Responsabili Finanziari Comunali