Dalla mail di una collega

“Buongiorno,
seguo da tempo l’attività dell’associazione e condivido la necessità di farsi sentire con maggiore determinazione a livello governativo con l’istituzione dell’Albo come per altre professionalità. L’attività che ricade sul responsabile finanziario è ormai insostenibile, come peraltro è insostenibile l’indifferenza di tale attività agli occhi dei colleghi e degli amministratori! Dobbiamo essere uniti come categoria e smetterla di essere degli “sgobboni” silenziosi, dobbiamo “sgobbare” si, ma pretendere di essere rispettati per quanto la Legge carica sulle nostre spalle.
Segnalo la sentenza allegata perché se l’orientamento della Cassazione non sarà smentito da altro orientamento contrario di pari grado, i nostri colleghi di altri settori faranno i Ponzio Pilato di turno, scaricando sulle nostre spalle anche le loro responsabilità.
Chiedo quindi che a breve ci si possa organizzare per reclamare con fermezza gli squilibri che ci sono sia a livello legislativo che contrattuale: a maggiori responsabilità devono corrispondere maggiori remunerazioni del rischio oppure il rischio se lo assume qualcun altro. Ma non è solo una questione economica, è principalmente una questione di dignità della professione che sta andando a farsi benedire con buona pace di tutti. Non è più accettabile che un lavoro come il nostro non sia adeguatamente riconosciuto prima in termini di professionalità, poi in termini economici.
Ringrazio per l’attenzione e mi rendo disponibile a collaborare per quanto fosse necessario fare in ogni direzione.

 

Carissima collega,
Condivido in toto quanto hai scritto e ti ringrazio dell’articolo che hai inviato, di estremo interesse. Procedo alla pubblicazione sul sito sia dell’articolo sia del commento

Un caro saluto

Il Presidente dell’Associazione

Vincenzo Vecchio

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