(di Gianluca Bertagna)
Gli enti locali che hanno già approvato il bilancio di previsione è bene che adottino una deliberazione ricognitiva di tutti i piani già approvati ora assorbiti nel Piao.
È questo il consiglio più importante che si ricava nell’esaustivo Quaderno pubblicato oggi dall’And che propone linee guida, schemi e indicazioni operative per la prima attuazione del Piano. Un lavoro davvero pregevole che guida a 36o gradi gli operatori in quello che è destinato a diventare il più importante documento di programmazione.
Se questo, però, sarà vero a regime -ovvero quando si potrà davvero ragionare su base annua e quindi dal 2023 -, il termine di prima applicazione previsto dall’articolo 6 del Dl 80/2021 come risultante dal Dl 36/2022 è rimasto definito al 30 giugno scorso e che proprio da quella data scattano le sanzioni tra cui il temutissimo divieto di assunzione.
Per gli enti locali, a dire il vero, quel termine viene correlato all’approvazione del bilancio di previsione. A regime – quindi dal 2023, la scadenza per adottare il Piao sarà o il 31 gennaio oppure, in caso di rinvio dei preventivi, quello di 3o giorni dalla data di approvazione del bilancio di previsione.
Per il 2022 le cose sono un po’ più complicate. In base all’articolo 8, comma 3, del Dm 3o giugno 2022, il termine per gli enti locali è differito di 120 giorni rispetto a quello di approvazione del bilancio di previsione. Come sottolineato anche dall’Anci, vi sono due possibili letture: i 120 giorni si calcolano dalla data di approvazione del preventivo dell’ente o dal termine generale del 31 luglio?
Il secondo caso, quello che anche l’Anci ritiene condivisibile, darebbe la possibilità agli enti di approvare il Piao fino al 30 novembre.
Il dubbio, tenuto conto appunto delle sanzioni, non è di poco conto.
Ecco quindi che l’Anci consiglia in ogni caso di approvare celermente il Piao inteso come «Delibera ricognitiva di tutti i piani, assorbiti ora dallo stesso Piao, e già approvati». Della delibera viene proposto un modello utilizzabile facilmente.
Il Quaderno contiene anche altri utili spunti. Il Dpr 81/2022 divide gli enti tra quelli sopra e fino i 5o dipendenti. Come si calcola, però, la soglia? Il consiglio dell’Anci è di usare il metodo utilizzato per compilare la Tabella 12 del conto annuale predisposto dalla Rgs e quindi sulla base dei cedolini erogati al personale nell’anno immediatamente precedente a quello del Piao.
Nell’esaminare poi ogni sezione del Piao viene suggerito agli enti fino ai 5o dipendenti di procedere comunque, anche se non formalmente obbligati, a compilare la sezione del Monitoraggio, utile anche per la chiusura del ciclo di programmazione e per l’erogazione degli istituti premianti. A tal proposito viene fornito un quadro sinottico che contiene sia le modalità del monitoraggio che la fonte normativa.
Completa il lavoro la sezione con le bozze di deliberazioni di Giunta e gli allegati per dare corso, nelle prossime settimane, alla ricognizione di quanto già in essere ai fini dell’adozione del Piao. I documenti sono suddivisi in base alla dimensione dell’ente – sopra e fino ai 5o dipendenti -e costituiscono dei template pronti all’uso per ogni ente.
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