Assemblea Nazionale ANCI a Rimini Mercoledì 24 ottobre 2018: novità positive per i Responsabili finanziari
Novità positive per la “categoria” dei Responsabili dei servizi finanziari.
Approvato all’unanimità il “manifesto dei ragionieri e dei revisori dell’anno 2018” nel corso del convegno “I difficili ruoli dei responsabili dei servizi finanziari e dei revisori degli enti locali. Criticità e proposte”, Mercoledì 24 ottobre 2018, Assemblea Nazionale ANCI a Rimini, promosso da Anciveneto.
Per l’occasione si sono riunite tutte le Associazioni dei Ragionieri e dei Revisori, ANCREL, ANUTEL, ARDEL, ARFC, ASFEL, CONTARE e DIREL in rappresentanza di almeno il 60% degli operatori del nostro Paese.
Ha introdotto i lavori Maria Rosa Pavanello Presidente Anciveneto e Mauro Bellesia Ragioniere capo del Comune di Vicenza e esperto Anciveneto; hanno partecipato i magistrati della Corte dei Conti, Sez. Reg. di controllo del Veneto, Giampiero Pizziconi, Tiziano Tessaro e Amedeo Bianchi.
Tessaro ha sottolineato come l’evoluzione dei principi che reggono l’azione amministrativa non sia piu’ riconducibile alla sola visione efficientistica del buon andamento (ovverosia nei concetti di efficacia, efficienza ed economicità), ma richieda – dopo la riforma costituzionale del 2012 – l’individuazione di funzioni (e organi) di garanzia, la cui genesi appare il diretto precipitato di altri principi costituzionali che pure devono ispirare l’operato della Pubblica Amministrazione, quale quello in particolare dell’equilibrio di bilancio.
Parallelamente quindi alla figura del Segretario comunale, che assume il ruolo di garanzia della corretta applicazione delle misure contemplate dalla legge anticorruzione (e riconducibili all’art. 54 Cost), la figura del Responsabile dei servizi finanziari assume una funzione di garanzia del valore di matrice comunitaria dell’equilibrio di bilancio, consacrato nell’art. 81 e, non a caso, nella nuova formulazione dell’art. 97 Cost.
Pertanto, nell’ambito di questa analisi, anche in virtu’ del fatto che la funzione di garanzia appare posta a presidio del bilancio quale “bene pubblico”, come evidenziato dalla giurisprudenza della Corte Cost., le analogie tra i vari ruoli di garanzia – sintetizzabili nel fatto che questi organi non svolgono se non in minima parte attivita’ gestionale, non riconducibile quindi alle 3 E, che presidiano valori di derivazione comunitaria – giustificano appieno l’indefettibile esigenza di una sfera di autonomia della figura del Responsabile dei servizi finanziari, sia sul piano funzionale, suffragata altresi’ dalla formulazione dell’art. 147 quinquies del Tuel, che su quello genetico.
Pizziconi, che ha formulato i saluti ai partecipanti del Presidente della Sezione regionale di controllo dott.ssa Diana Calaciura Traina, evidenziava il ruolo del controllo collaborativo delle sezioni regionali di controllo della Corte dei conti.
Soffermandosi poi sul tema del Convegno, nel richiamare il mutato assetto delle pubbliche amministrazioni conseguente alla legge costituzionale 1/2012 che ha introdotto i principi costituzionali dell’equilibrio di bilancio e della sostenibilità dell’indebitamento, ha ricordato che il D.L. 174/2012 nel modificare il sistema dei controlli interni ed esterni delle amministrazioni territoriali, ha improntato l’organizzazione di detti enti all’osservanza di richiamati principi.
Il decreto, inoltre, ha individuato il responsabile finanziario degli enti locali (ma anche delle regioni) a custode del mantenimento dell’equilibrio di bilancio dell’ente locale (art.147 quinquies del TUEL) elevandolo a principale interlocutore dell’organo di controllo esterno, ossia la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti.
Funzione, quest’ultima, svolta assieme al revisore contabile (altro interlocutore privilegiato della Corte dei conti) la cui attività di vigilanza e controllo, a seguito della recente disciplina, appare sempre più caratterizzata dalla connotazione pubblicistica di garante della legittimità contabile dell’ente territoriale.
Ricordava, poi il relatore, la norma contenuta nell’originaria stesura del DL 174/2012, che introduceva forme di tutela per il Responsabile del servizio finanziario (art.3, comma 1, lettera c)), poi stralciata in sede di conversione del medesimo DL: l’introduzione di una norma del medesimo tenore sarebbe auspicabile, in quanto, come ricordava la relazione illustrativa dell’AC 5520 di conversione del DL 174/2012, la stessa “introduce un meccanismo di tutela nei confronti dei responsabili finanziari degli enti locali i quali, nell’esplicare la loro attività, possono risentire di condiziona¬menti esterni dai quali può dipendere la permanenza del loro rapporto di lavoro”.
Bianchi ha rappresentato la necessità di rivedere il sistema di reclutamento dei Responsabili dei Servizi Finanziari negli enti locali, specialmente in quelli di piccole e medie dimensioni. Ha ribadito che è necessario associare servizi e funzioni e che vi è la necessità di organizzare concorsi unici con Commissari che sappiano valutare anche le competenze oltre che le conoscenze. Inoltre per quanto riguarda i Revisori dei conti, Bianchi ha evidenziato le criticità del sistema attuale che troppo spesso non consentono di individuare quei professionisti esperti e disponibili di cui le amministrazioni locali avrebbero bisogno.
Per l’Associazione ANCREL è intervenuto il neo Presidente Marco Castellani che ha confermato l’appoggio ed il sostegno dei revisori dei conti all’iniziativa delle Associazioni dei Ragionieri.
Sono intervenuti anche Mario Sette (DIREL), Luciano Benedetti (CONTARE), Pietro Lobosco (ANUTEL), Giacomo Cacchione (ARDEL), Nicoletta Guerrini (ARFC), Eugenio Piscino (ASFEL).
Nell’incontro é stata approvata all’unanimità una proposta operativa: il “MANIFESTO DEI RAGIONIERI E DEI REVISORI DEGLI ENTI LOCALI – ANNO 2018” che termina con una precisa richiesta di tutela della figura del “Ragioniere”, a garanzia degli interessi collettivi che fanno capo al buon governo della P.A..
In estrema sintesi le proposte contenute nel manifesto sono:
1. Semplicazione, quale esigenza ormai imprescindibile a fronte di una situazione giudicata insostenibile dalle Associazioni.
2. DUP – documento unico di programmazione. E’ auspicabile prevedere la scadenza nell’ambito dell’iter di approvazione del bilancio.
3. Variazioni di bilancio. Sono troppe, più di 30. Occorre semplificare le tipologie.
4. Riaccertamento dei residui, Fondo pluriennale vincolato, applicazione dell’avanzo. La normativa è troppo complessa, ricca di eccezioni e di difficile interpretazione. Servono poche regole chiare.
5. Parere/visto di regolarità contabile. Si chiede di definire meglio limiti e responsabilità conseguenti.
6. Fondo crediti di dubbia esigibilità. Si auspica la definizione di regole piu semplici e precise.
7. La situazione del personale delle Ragionerie a seguito del perdurare del blocco del turnover ha prodotto in molti casi situazioni palesemente insostenibili. Anche la mancanza di tutele specifiche per la figura del Ragioniere e l’applicazione acritica dell’istituto della rotazione nell’ambito dell’anticorruzione genera ulteriori problematiche che meriterebbero una particolare attenzione da parte del legislatore.
8. La mole di adempimenti ha raggiunto livelli di complessità senza precedenti. Occorre procedere al più presto ad una razionalizzazione e all’eliminazione delle duplicazioni delle certificazioni e dell’invio delle informazioni.
9. Il sistema contabile attualmente in uso appare decisamente complesso specie per i piccoli Comuni.
10. La contabilità economico-patrimoniale. Si richiede un chiarimento metodologico alla luce della direttiva UE 85/2011.
11. Il bilancio consolidato. È un adempimento molto gravoso e non si percepisce l’utilità per i piccoli Comuni.
12. La normativa in tema di organo di revisione richiede un riordino ed una razionalizzazione