Pioggia di dati per evitare il blocco del turn over

Pioggia di dati per evitare il blocco del turn over

di Anna Guiducci e Patrizia Ruffini

Doppio adempimento da evadere entro fine mese per evitare il blocco delle assunzioni. Il primo ha a che fare con gli spazi finanziari acquisiti tramite i patti di solidarietà 2017, rispetto ai quali occorre inviare, entro il 30 gennaio, alla Bdap-Mop i dati delle opere pubbliche relativi al trimestre ottobre-dicembre 2017. Questo controllo di congruenza degli impegni di spesa in conto capitale, secondo quanto previsto dal Dlgs 229/2011, è accompagnato da sanzione, per cui la mancata trasmissione delle informazioni da parte dell’ente territoriale comporta l’impossibilità, fino a che non si adempie, di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto.

Il piano della performance  Per evitare lo stop alle assunzioni occorre poi approvare il piano della performance del prossimo triennio. Scade infatti il 31 gennaio la redazione e pubblicazione sul sito istituzionale dell’ente di questo strumento programmatico, disciplinato dall’articolo 10 del Dlgs 150/2009, che deve essere elaborato a cura dell’organo di indirizzo politico-amministrativo in collaborazione con i vertici dell’amministrazione, secondo gli indirizzi impartiti dal dipartimento della Funzione pubblica. Nel piano sono individuati gli obiettivi generali e specifici e sono definiti gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance dell’amministrazione, e gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale con i relativi indicatori. La data è importante anche alla luce delle sanzioni in caso di inadempimento. La mancata adozione del piano della performance è infatti condizione per l’erogazione della retribuzione di risultato ai dirigenti responsabili, per omissione o inerzia nell’adempimento dei propri compiti. Come ulteriore sanzione, l’amministrazione non può poi procedere ad assunzioni di personale o al conferimento di incarichi di consulenza o di collaborazione comunque denominati.

Monitoraggio del saldo tra entrate e spese finali 2017  Entro il 30 gennaio gli enti locali devono poi inviare alla Ragioneria generale dello Stato i dati del monitoraggio del saldo tra entrate finali e spese finali in termini di competenza finanziaria relativo al 2017. È da tener presente che, a partire dal 2017, il saldo non include il fondo pluriennale vincolato di entrata che finanzia gli impegni cancellati definitivamente dopo l’approvazione del rendiconto dell’anno precedente. Entro il giorno successivo, 31 gennaio, occorre inviare al Tesoro le informazioni relative alle partecipazioni e ai rappresentanti delle amministrazioni negli organi di governo di società ed enti per l’anno 2016.

Se il bilancio di previsione impiega poi quote vincolate del risultato di amministrazione presunto, entro il 31 gennaio l’organo esecutivo è tenuto a verificare, sulla base di dati preconsuntivi, l’importo dei vincoli, e ad approvare il prospetto aggiornato che spiega il risultato di amministrazione presunto (articolo 11, comma 3, lettera a), del Dlgs 118/2011).

Si torna al 30 gennaio, invece, con la scadenza entro cui l’economo, il consegnatario di beni e gli altri soggetti elencati dall’articolo 93, comma 2, del Tuel, sono tenuti a rendere il conto della propria gestione all’ente locale, che per il tramite del responsabile del procedimento (articolo 139 del Dlgs 174/2016), lo trasmette alla sezione giurisdizionale della Corte dei conti entro 60 giorni dall’approvazione del rendiconto (si veda Il Sole 24 Ore di lunedì scorso).