CONTRIBUTI AI COMUNI PER IL CARO ENERGIA

 

(ItaliaOggi del 28/05/2022)
Gli incrementi dei prezzi delle forniture stanno mettendo alla frusta (anche) i bilanci di
comuni, province e città metropolitane, con una maggiore spesa che l’Anci ha quantificato
qualche mese fa, probabilmente per difetto, in 550 milioni di euro (su un valore
complessivo di 1,8 miliardi). Finora, lo Stato ha stanziato e assegnato contributi
compensativi per 250 milioni (200 per i comuni e 50 per gli enti di area vasta), mentre altri
200 milioni (170 ai comuni e 30 a enti di area vasta) arriveranno entro fine giugno.
Non servono particolari conoscenze in matematica per capire che all’appello mancano
almeno 150 milioni. Dove trovarli? La risposta è: fra i risparmi che molte amministrazioni
(non tutte) hanno a disposizione nell’avanzo di amministrazione.
Non è una risposta scontata perché gli avanzi, secondo le regole contabili e di buona
amministrazione, dovrebbero servire ad altro, tanto che ci sono volute norme ad hoc per
consentire di dirottarli sul pagamento delle bollette.
La prima è quella, contenuta nel decreto “aiuti”, (art. 40, comma 4, del dl 50/2022) che
consente di approvare il bilancio di previsione con l’applicazione della quota libera
dell’avanzo, accertato con l’approvazione del rendiconto 2021.
Poi è arrivato l’art. 37-ter del dl 21/2022, su cui da qualche giorno gli interpreti si esercitano
in un dibattito lunare. Non è chiaro (almeno ad alcuni) se esso riguardi: i) l’avanzo
vincolato costituito dalle economie del c.d. fondone erogato in diverse tranches dallo Stato
per compensare la maggiori spese e/o le minori entrate derivanti dalla pandemia da
Covid; ii) il fondone ma anche i ristori specifici di entrata e spesa ancora non utilizzati; iii)
l’avanzo libero e i proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni (c.d. oneri di
urbanizzazione). Il tutto per colpa di una serie di riferimenti da una norma all’altra che
mandano in tilt il foglio di calcolo della finanza locale. Al momento, sembra che la tesi più
accreditata (anche dal Mef) sia la prima (avanzo da fondone), anche se sarebbe auspicabile
un chiarimento.